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Dopo 50 anni la cannabis esce dalla tabella Onu degli stupefacenti. Riconosciuto il valore terapeutico della pianta

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Dopo 50 anni la cannabis esce dalla tabella Onu degli stupefacenti. Riconosciuto il valore terapeutico della pianta

La canapa non sarà più inserita tra le sostanze a maggiore pericolosità aprendo nuove prospettive per la ricerca medico scientifica. Tra i paesi europei contraria la sola Ungheria. Secondo gli esperti non ci sarà un impatto immediato sull'allentamento dei controlli internazionali, perché i governi avranno ancora giurisdizione su come classificare sostanza 

di F. Q.  | 2 DICEMBRE 2020

Per l’Organizzazione delle nazioni unite la canapa non è più uno stupefacente.Dopo mezzo secolo, con un solo voto di scarto, l’Onu ha deciso di togliere la cannabis dalla “tabella IV”, la più restrittiva, che include sostanze come eroina e cocaina. L’Onu ha riconosciuto il valore terapeutico della cannabis per cui, come sottolineato dalla stessa Organizzazione mondiale della sanità, esistono ormai ampie evidenze scientifiche. La votazione su questo punto si è conclusa con 27 voti favorevoli, 1 astensione e 25 voti contrari. L’Unione europea, Italia compresa, ha votato a favore con la sola eccezione dell’Ungheria. La decisione dovrebbe agevolare la legalizzazione della cannabis terapeutica i cui benefici sono stati documentati per patologie come il morbo di Parkinson, la sclerosi, l’epilessia, il dolore cronico e il cancro. Gli esperti dicono che il voto non avrà un impatto immediato sull’allentamento dei controlli internazionali, perché i governi avranno ancora giurisdizione su come classificare la cannabis.

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