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DIVULGAZIONE DEL MIO CASO: A PROCESSO PER AVER CONDOTTO UNA BICICLETTA DOPO AVER ASSUNTO OXYCONTIN

L'anno scorso in data 4 maggio alle 19 circa mi stavo recando nel centrocittà in bicicletta ed ho tamponato un'auto che era ferma in doppia fila (la conducente stava tranquillamente conversando con un tizio sul marciapiede). Io non me ne ero accorto, e siccome c'era una lunga fila stavo osservando come le auto dopo uno stop imposto a tutta la fila, stavano ripartendo una dopo l'altra e continuavo a pedalare. Avvicinadomi all'ultima auto mi sono accorto all'ultimo momento che non aveva nessuna intenzione di ripartire ed era ferma come un muro, per cui ho tamponato. Nell'urto ho riportato un trauma toracico e ho danneggiato lievemente l'auto. Trattandosi la bivicletta di veicolo non assicurato ho detto alla signora conducente che avrei provveduto a risarcirla di tasca mia, e allo stesso tempo mi sono lamentato del suo comportamento scorretto. Nel frattempo il suo interlocutore ha salutato e se ne è andato. Sono stato convinto, su pressione della Polizia Municipale allertata dalla signora, a recarmi in Pronto Soccorso per accertamenti. Lì mi sono state chieste le urine per un prelievo. Ho fatto presente che vi avrebbero trovato dei resti di METADONE che stavo assumendo per disintossicarmi dal farmaco OXYCONTIN che avevo assunto per un lungo periodo e che mi aveva causato dipendenza dopo tre interventi chirurgici subiti (spalla, polso, ginocchio sinistro). Le successive analisi hanno confermato la presenza nelle mie urine di resti di METADONE, OXYCONTIN e DIAZEPAM. L'OXYCONTIN l'avevo assunto il giorno prima perché pioveva e col maltempo ho dolori alle ossa; invece il DIAZEPAM lo assumevo occasionalmente quando il braccio sinistro, distorto, mi si bloccava (ogni tanto mi succede, purtroppo). Ad ottobre di quest'anno avrò il processo per il reato di GUIDA DI VEICOLO SOTTO L'EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. Vi sembra normale tutto ciò?

Credo che in un Paese normale sarebbe bastata una certificazione medica, ma si sa, siamo in Italia e credo proprio che visto che avrò un processo per quanto accaduto sarò anche condannato.

Quanto accaduto rappresenta per me una disgrazia in vista delle spese che dovrò affrontare e delle conseguenze di una condanna, quali un'ammenda (con ulteriori spese) e la sospensione della patente auto che sarebbe ulteriore fonte di disagio (come portare la spesa a casa a piedi? In spalla?).

Gradirei un vostro parere e un consiglio sulla difesa.

Cordiali saluti.

Gianluca

Commenti

risposta a "UP! NESSUNO MI RISPONDE" del 24.06.11

Ci scusiamo per non averti risposto prima, confessiamo che la tua domanda ci era sfuggita...
Cosa consigliarti? Siamo in difficoltà in quanto come operatori diamo consigli in ambito sanitario e su alcuni reati, ma non abbiamo competenze di tipo legale, quali quelle necessarie per consigliarti in questo campo.
Certo che la tua vicenda è francamente paradossale e volentieri l'ospitiamo su queste pagine per farne risaltare l'assurdità.
Soprattutto visto che siamo di fronte ad una persona che si sta curando, che non ha commesso un reato guidando ubriaco ecc.ecc.
Ci farebbe molto piacere continuare ad ospitarti per conoscere la conclusione della tua vicenda.

Re: risposta a "UP! NESSUNO MI RISPONDE" del 24.06.11

Salve,
eccomi di nuovo qua. Dopo l'iniziale stupore per l'indagine (continuo a pensare che in un Paese normale non subirei un processo per una cosa di questo tipo) mi sono rassegnato. Ottobre si avvicina e con esso il processo. Devo scegliere fra il rito abbreviato con patteggiamento oppure il dibattimento con processo "normale".
Mi sembra più logico andare a dibattimento, perché scegliere il rito abbreviato con relativo patteggiamento sarebbe come se mi dichiarassi colpevole, ed, io, assolutamente, non mi sento colpevole di nulla. Sono sempre stato attento alle mie condizioni psicofisiche prima di mettermi alla guida, ho la patente di guida da diciannove anni e ringraziando Dio, come si dice in questi casi, non sono mai rimasto coinvolto in un incidente stradale di grande entità. Naturalmente, viaggiando in città, sono stato tamponato più volte e, nel mio unico incidente con colpa, ho tamponato un auto circa dieci anni fa. In seguito l'incrocio dove tamponai è stato modificato per la miriade di tamponamenti che vi si verificarono in pochi giorni (era uno stop in discesa subito dopo una curva e fu aperto al traffico e richiuso in non più di un mese).
Nonostante ciò sembra non ci siano molte probabilità di essere assolto, almeno secondo l'Avvocato che segue il mio caso. Ho dato un'occhiata in Rete per vedere se trovavo casi simili al mio con relative sentenze. Ho trovato qualcosa ma non molto.
Ringrazio la Redazione e vi saluto. Vi terrò aggiornati.

Gianluca